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21/05/2014|Uncategorized

Highland Traditions of Scotland

Certo, quest’anno la posta in gioco era altissima: da un lato la Beneamata si giocava la possibilità di continuare a lottare per un posto in Champions League, dall’altro la Vecchia Signora voleva a tutti i costi imbastire, iniziare a cucirsi in petto, l’ormai vinto settimo scudetto di fila, con buona pace di un fin qui eroico Napoli. E tralasciamo anche il secolare antagonismo tra quelle che sono le due squadre più tifate d’Italia. Come al solito comunque, ad avere ragione, alla fine dei conti, quando la posta in gioco si fa alta, è stata la Juventus. “E ‘l modo ancor m’offende”, direbbe un Dante a tinte nerazzurre. Lo ammetto, tifo Inter: non si può essere perfetti. Ma qui non si parlerà della partita in sé, tantomeno degli errori di Orsato o di Spalletti. E di certo, in generale, si eviteranno discorsi imbastarditi, in un senso o in un altro, da quel profondo e ineliminabile sentimento che è il tifo calcistico.
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